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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679342
Praga, Emilio 28 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

, ci rivedremo stasera. Non se lo fece dire due volte. - A stasera, ripetè, dandomi cordialmente la mano; e svoltò per un viottolo. Ma era stabilito dal

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casa sua, ci chiudemmo nel suo studio e di tacito accordo si venne subito all'argomento. Egli parlò per più di tre ore col linguaggio sobrio e al

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AD ANTONIO GALATEO AMICO MIO, Quando Emilio Praga ci leggeva la prima parte di queste sfortunate MEMORIE DEL PRESBITERIO, e ci offriva di collaborare

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stasera. Preparagli la camera degli scalpellini; ai marmocchi ci pensi Mansueta. Questo signore ti aiuterà a persuaderlo. Baccio, colla intuizione

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un'ingiuria tanto atroce ch'io potessi aver diritto di offendermi. Eppoi non ci tenevo punto alla stima del sindaco: e non ero curioso di sapere ciò che

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quattro, che la terra della carbonaia era del Comune e deve ritornare al Comune. Ci dò un'occhiata ancora, mentre voi pranzate e in quattro salti sono

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Le vendette del Sindaco non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu riunione del Consiglio. La seduta era stata annunziata con

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. «Quando non faceva freddo, e c'era un po' di polenta in casa, e il male dava un po' di tregua alla mamma, egli diventava subito allegro e ci faceva

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che dal crepito della lampada ad olio. Ma Beppe si alzò di repente, e, piantatosi fra me e il campanaro, prese un atteggiamento che ci fece paura; un

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le mie requisitorie lo siano? Gli astanti ci guardavano a bocca spalancata strabiliando di sentire un avvocato fiscale parlare con tanta disinvoltura

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che gli dilania il petto: - avevo posato l'orecchio su quel grande cuore dell'umanità e ci avevo sentito con una gioia spaventosa gli stessi battiti

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contrario; benchè, quanto al latino, mi possa permettere di osservare che è una gran bella cosa l'averlo studiato. Ma .... - Non ci son ma, signor Bazzetta

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anch'io fino alla chiesa; di là le indicherò meglio. - Benone. E ci incamminavamo. Le case erano già chiuse quasi tutte. Avean l'aspetto più povero

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probabilmente dal profumo della imbandigione che tanto tardava a cadere nelle sue mani, esclamò: - Signor Prosdocimo, in nome di Dio! ci vuol tanto

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A questo passo il mio amico ed io ci guardammo l'un l'altro ad un tempo e un sentimento di incredulità e di sorpresa dovette trasparire dai muti

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ginepraio inestricabile, un pertugio misterioso, un sentiero che non meni a nulla, bisogna che mi ci cacci dentro. Però mi lasciai andare giù per lo

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pietà insieme che i poeti ci fanno supporre spirassero dalle maschere formidabili dell'antica tragedia. La desolazione e la sete della vendetta avevano

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avanzata, quando, durante una meditata pausa del mio novelliere, ci giunse attraverso il giardino il suono ben distinto del passo di una cavalcatura

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strada era meglio ... era meglio che fossi morto ... In questo punto una dolorosa esclamazione ci fe' voltar tutti e tre. Don Luigi era lì dietro a

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partiti per dar passo agli uffizi divini del pomeriggio; e l'organista ci aveva lasciato due ore dopo lo sviluppo del male, facendomi di grandi inchini e

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spinse da lui. Stentò a riconoscermi. Ma poi, appena fatti i convenevoli, appiccò discorso come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Gli chiesi

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Baccio, siamo a tempo? sclamò il farmacista, entrando. - Manca il signor dottore. - Ci sono. Il signor De Emma entrò e sedemmo. Non si trovarono mai

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. Accorse alle grida lo speziale col suo garzone, lo trovarono che trascinava pei piedi il moribondo. Ci vollero tutti gli sforzi per levarglielo dalle mani

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scivolarono e scomparvero dietro l'uscio da cui erano uscite. - Vi accompagno fino al presbiterio, disse Bazzetta offrendomi il braccio. E ci

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luogo sull'animo del curato, ch'io sapevo già dallo speziale. - Ma cosa ci trova lassù? - Dicono, rispose esitando il sacrestano e abbassando la voce

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: per sua buona sorte, la ragione ci fu e tale da riconciliarlo perfettamente con la vita. A sua destra, lontano una cinquantina di passi, le finestre

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dall'intendente. Ma questi, udito il suo desiderio, tirò innanzi delle difficoltà; - ci volevano tante condizioni per far ricoverare il vecchio - eppoi, egli non

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, penetrato nel corridoio e fatto un sorriso alla vecchierella che ci aveva aperto, disse a me: - Resti servito! La prima senzazione che provai, fu di un

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